lunedì 23 maggio 2022

Salone del libro di Torino: un’occasione per fare della lettura una terapia

             


La XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino …ancora una volta una manifestazione per immergersi in un mondo fatto di libri, pagine e pagine di parole scritte dense di emozioni, osservazioni, racconti, fantasie , esperienze, punti di vista ...un mondo in cui si vive la vita degli altri ma di riflesso anche la propria... un mondo che cura e guarisce l’anima. Un libro ed il contatto fisico con la carta delle sue pagine diventano rimedi efficaci per la salute e il benessere personale, perchè la lettura è ginnastica per il cervello , mantiene giovani e combatte lo stress, e questo appuntamento storico e di eccellente riferimento nel mondo dell’editoria offre la possibilità di nutrire la curiosità, di esaltare la tattilità e di esaltare lo stimolo alla ricerca e alla scelta. La scrittura registra il lavoro del mondo, e proprio per questo la lettura attraverso il contatto fisico con la pagina, rappresenta un'ancora di salvezza alla dispersione di sé , uno strumento di crescita personale, di conoscenza, tanto da essere usata anche a scopo terapeutico : la biblioterapia,  una vera e propria cura, uno strumento di aiuto, di acquisizione di conoscenze e promozione di consapevolezza in situazioni di disagio psicologico e sociale .Siamo tuti ormai abituati al web e si è un pò persa quella modalità che trasforma la lettura di un libro in un  momento sacro, in cui si stacca la spina da tutto il resto e che permette di riflettere, ascoltarsi, scoprirsi e perchè no anche di fantasticare... Sovente i malesseri dell'anima, i disagi emotivi ed affettivi  non dipendono necessariamente da vere patologie, quanto piuttosto dalla solitudine,  dalla mancanza di spazio delle proprie esigenze interiori e dalla necessità di dare un senso alla propria vita. Leggere e scrivere , può veramente dilatare lo spazio interiore ed aiutare a ripristinare l'equilibrio, creando uno scambio tra lettore e autore che comunica sentimenti,  riflessioni , vie di salvezza e consapevolezza nonchè di crescita ed approfondimento tant’è vero che è sempre più diffusa tra le cliniche e le strutture ospedaliere  la pratica di utilizzare i libri  per agire in profondità come un farmaco fondamentale per "trasformare" il necessario "cambiamento".Le parole scritte rappresentano un linguaggio non verbale che salva sia chi scrive che chi legge, perché raccontano della vita, dell'ambiente che ci circonda e del nostro mondo interno, e, immergersi nel  testo prima  estraniandosi poi oggettivandosi per ricondurre a sé i contenuti del testo stesso, favorisce elaborazioni che dal mentale passano al mondo degli istinti, scrigno dei nostri talenti ancora a noi sconosciuti. “ Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro”(U.Eco)